Documento Unico di Programmazione 2025-2027

PAROLE, PAROLE, PAROLE... Con le azioni però stiamo a ZERO

Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale ha presentato in Consiglio un DUP (Documento Unico di Programmazione) fitto di buoni propositi, di grandi obiettivi da raggiungere, di tante parole, parole, parole… 

Peccato che questi obiettivi, soprattutto quelli più importanti, su cui l’attuale maggioranza aveva costruito la sua campagna elettorale, non si siano trasformati in azioni, ma siano stati, di anno in anno, rinviati, rivisti o del tutto cancellati.

In alcuni casi diciamo “meglio così”: sulla costruzione di una terza scuola media per fortuna  hanno cambiato idea, visto l’inverno demografico che da tempo avevamo evidenziato, così come sulla collocazione del nuovo asilo nido. Pensate che impatto avrebbe avuto una struttura come quella che ora vediamo realizzata se fosse stata collocata nel giardino della scuola primaria…

Ma, al di là di queste scelte, poche, che condividiamo, molte più sono le mancanze che in questo DUP ancora ci preme sottolineare.

Nel suo intervento il nostro capogruppo Marchetti ha analizzato ed evidenziato problemi e carenze programmatorie su tutta una serie di ambiti. Riportiamo qui un’ampia sintesi del suo intervento.

 

Addizionale comunale IRPEF – Questa voce di entrata, per le casse comunali, è in continuo aumento. Ciò è dovuto alla progressiva diminuzione di contribuenti con redditi bassi (quindi esentati) e medio bassi, all’aumento invece di contribuenti con redditi medio alti e alti (+213 per redditi fino a 75.000€ e +177 per redditi oltre 120.000€). Questi dati rappresentano una fonte di informazione formidabile e un campanello d’allarme, perché ci fanno capire come stia cambiando la composizione sociale della città; su questo sarebbe utile una seria riflessione, che invece non è mai stata fatta né negli incontri  propedeutici al PGT né nel  DUP. 

Si continuano a scrivere proclami su consumo di suolo zero e liberazione di spazi all’interno del tessuto urbano quando basta guardarsi in giro per accorgersi che  siamo di fronte a una decisa densificazione, altro che liberazione degli spazi: piccole villette con giardino si trasformano in piccole palazzine, con pochi appartamenti sì, ma extralusso!

Invertire grazie a un nuovo PGT questo trend dovrebbe essere un obiettivo strategico da perseguire ma al momento non vediamo, da parte della maggioranza, idee al riguardo. 

VIVERE invece, attraverso un gruppo di lavoro ad hoc, proposte per invertire questa tendenza le ha e le presenterà a breve in un incontro pubblico.

 

Centro sportivo di via Buonarroti – Dopo che l’anno scorso era stato affidata la gestione degli impianti di calcio, rugby e tennis alle rispettive società e commissionato a un’azienda specializzata uno studio sul centro sportivo finalizzato a capire le potenzialità dello stesso e alla predisposizione del nuovo bando di gestione, ecco che nel corso dell’estate, dopo innumerevoli proroghe, viene finalmente pubblicato il bando, che però sconfessa sia l’ipotesi gestionale a spezzatino prevista nel DUP dell’anno scorso sia, almeno sotto l’aspetto economico, le conclusioni dello studio commissionato. Il bando emesso prevedeva infatti la gestione unitaria del centro sportivo, modalità che condividiamo, ma purtroppo anche una irrisoria tempistica di affidamento (due soli anni) e soprattutto un Piano Economico Finanziario improponibile per qualsiasi potenziale soggetto interessato. Come era prevedibile la gara è andata deserta. 

A questo punto vorremmo capire come l’Amministrazione intenda proseguire. Necessariamente dovrà essere data l’ennesima proroga di gestione e la redazione di un nuovo bando dovrà mettere mano alla revisione completa del Piano Economico Finanziario. Questo richiederà tempo, in quanto né la città né la Giunta possono permettersi nuovo flop, quindi, nella migliore delle ipotesi, l’aggiudicazione non potrà avvenire prima della primavera prossima, in piena campagna elettorale. Davvero non è una bella prospettiva. 

Riguardo al centro sportivo di via Buonarroti ci sono altre due questioni.

La prima riguarda il polo del rugby. Anche se le previsioni di ultimazione sono ormai slittate al 2025, ancora una volta nel DUP nulla si dice della convenzione: l’Amministrazione intende stipularla con la Federazione rugby, quindi con assegnazione diretta oppure, qualora la Federazione non fosse interessata, attraverso un bando pubblico? In questo caso la tempistica si allungherebbe, ma è una strada che si è obbligati a percorrere. E quali saranno i contenuti della convenzione? Stiamo parlando di un atto fondamentale per regolare in modo trasparente i rapporti tra Comune e Affidatario: stiamo infatti per assegnare un pezzo di patrimonio pubblico il cui valore supera abbondantemente i 5 milioni di euro. 

La seconda questione, di cui non si fa cenno nel DUP, riguarda la manifestazione di interesse presentata in agosto dal Tennis Cernusco e finalizzata alla presentazione di un Project Financing. 

Vorremmo sapere le intenzioni dell’Amministrazione a riguardo, cioè se pensi o meno di concedere alla società sportiva nuove aree pubbliche per realizzare ben 9 campi da padel e 6 da tennis. È una questione di sostanza da cui dipende il tipo di futuro per il Centro Sportivo.  

 

Filanda – Anche in questo DUP proseguono solo le enunciazioni sul futuro della Filanda. Nel DUP dell’anno scorso era stato scritto che il percorso di riprogettazione della Filanda, avviato nel 2023, si sarebbe consolidato nel 2024, ma nel DUP 2025-2027 di consolidato non vediamo nulla: il tempo passa, si continua a parlare di percorsi ma intanto la struttura pubblica è sempre più abbandonata a se stessa. Se è pur vero che saltuariamente ci sono stati, nella parte centrale dell’edificio, degli utilizzi, questi usi “a spot” lasciano però il tempo che trovano, in assenza di un progetto complessivo di lunga durata. Nel DUP si afferma che la fase transitoria di apertura della struttura, affidata agli amici del Tempo Libero almeno fino al 31/05/2025 è “propedeutica alla valutazione della più adeguata destinazione e utilizzo futuro … rispondente alle aspettative della cittadinanza cernuschese”. Le solite trite e ritrite parole vuote, dette in più occasioni, da cui non si capisce cosa si ha realmente intenzione di fare riguardo alla gestione della Filanda. Sono anni che leggiamo nei diversi DUP di questa fantomatica visione unitaria della struttura e dello studio di riutilizzo della Filanda ma ad oggi, quando leggiamo ancora che diversi settori del Comune “si stanno coordinando per pervenire a una nuova proposta gestionale della struttura”, ne deduciamo che uno studio degno di nota ancora non esiste..

 

Mobilità e Parcheggi – Il programma punta tutta l’attenzione sulla mobilità ciclabile. Bene. Ma ci saremmo aspettati anche qualche passaggio riguardante le autovetture, se non altro perché anche la nuova gestione dei parcheggi pubblici sta creando disservizi per gli utenti. Dopo aver messo a gara, svendendoli, oltre 1700 stalli a pagamento per soli 25000€, e dopo che è stato aggiudicato il servizio per poco più di 34600€ alla società ABACO, subentrando alla TETRIS (che pure aveva fatto un’offerta economica al rialzo del 140%) sarebbe stata doverosa una pur minima informativa per capire quali siano state le proposte migliorative del servizio. Anche perchè, a distanza di  tre mesi dal subentro del nuovo gestore, non fila tutto liscio: sbarre dei parcheggi che non si sollevano, apertura dello sportello clienti solo due pomeriggi alla settimana, parcheggio di via Cavour chiuso per lavori ma il cartello di avviso posizionato solo il giorno dopo la chiusura, con auto bloccata all’interno… E nel parcheggio di via Volta, ormai non più a pagamento, non è stata ancora modificata la segnaletica orizzontale e verticale e l’unica colonnina di ricarica auto elettriche risulta fuori servizio. 

 

Ambiente – Quest’anno si è provveduto a piantumare un migliaio di piantine nelle aree di via Vespucci e Castellana, nell’ambito del progetto ForestaMi.  Al di là del timore che non si sa quanti, di questi piccoli esemplari, alla fine attecchiranno (i precedenti non sono incoraggianti…), quello che ci lascia basiti è la scelta di trasformare a bosco un’area, quella di via Vespucci, la cui destinazione era sì a verde, ma di tutt’altro genere: la progettazione urbanistica prevedeva infatti di “Conservare il sistema di filari lungo via Vespucci e lo spazio aperto contiguo” e ”Realizzare un parco pubblico lineare lungo la via in continuità con gli spazi aperti a nord del tracciato stradale”. Chi ha pensato di farci un bosco evidentemente pensa che su un’area verde si possa mettere qualsiasi cosa, basta che sia verde… Non è così e si provoca un danno invece di un beneficio. Nel DUP si legge che nei prossimi mesi è in programma la messa a dimora di altre piante. Ci auguriamo che in questo caso si valuti meglio dove possono essere collocate.

Un’altra questione riguarda la realizzazione e la gestione di “apiari sociali”. Si metterà a disposizione per questo progetto un’area di ben 4581 mq nella zona industriale, acquisita a patrimonio pubblico a seguito di un piano attuativo. L’area aveva una destinazione d’uso diversa ma cambiare è legittimo. Quello che però non si capisce è perché i costi di sistemazione dell’area se li accolli il comune, mentre nella destinazione originaria non erano previsti. Chiediamo quindi che in commissione territorio venga chiarito più dettagliatamente il progetto, le tempistiche del  bando pubblico e i termini della convenzione. 

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