Consiglio Comunale di insediamento della nuova Amministrazione comunale

Gli interventi dei due rappresentanti di Vivere Cernusco, Giordano Marchetti ed Erica Spinelli.

Nel Consiglio Comunale di insediamento della nuova Amministrazione comunale hanno sicuramente colpito gli ottimi interventi dei due rappresentanti di Vivere Cernusco, Giordano Marchetti ed Erica Spinelli.
Riportiamo qui i video e i testi dei loro interventi. Un grande lavoro li aspetta, dai banchi dell’opposizione, ma come potete già capire da questi primi interventi, lo affronteranno con la competenza e la passione che li contraddistingue e con la convinta collaborazione di tutto Vivere Cernusco.
E complimenti anche per il riconoscimento ottenuto da Erica, votata quasi all’unanimità vicepresidente del Consiglio Comunale.
Buon lavoro!

TESTO DELL’INTERVENTO DI GIORDANO MARCHETTI

“ANCORA TU… MA NON DOVEVAMO VEDERCI PIU’?”
Citando Lucio Battisti, questo è ciò che probabilmente stanno pensando tutti coloro i quali, presenti in quest’aula ma non solo, avevano sperato di raggiungere finalmente, in questa tornata elettorale, un obiettivo: far sparire Vivere Cernusco dalla scena politica locale!
Beh, come potete vedere è andata male, e non è la prima volta…
Dovete quindi rassegnarvi a vederci ancora qui per i prossimi anni.
Certo che chi ha accarezzato questo desiderio adesso mastica amaro, e ciò non può che farmi immensamente piacere.

Vivere Cernusco, dopo 38 anni, è vivo e vegeto più che mai, pronto a lavorare per la città e a battersi in questo Consiglio Comunale con la forza ricevuta dai 1647 elettori, con la consapevolezza di quel 20% di voti in più rispetto alla precedente tornata elettorale, il miglior risultato storico della lista. Siamo ancora qui, con lo spirito di chi intende svolgere il ruolo di opposizione con serietà e competenza.

Signor Sindaco le dico senza tanti giri di parole che non le faremo sconti su ciò che riterremo dannoso per Cernusco, ma saremo anche propositivi, con l’auspicio che Lei e la sua maggioranza sappiate aprirvi al confronto.

Perché questo significherebbe finalmente “governare” e non invece “comandare”, contando solo sulla forza dei numeri: un metodo che non ci è mai piaciuto e che purtroppo abbiamo visto attuarsi nel recente passato. Un metodo che inevitabilmente si accompagna all’arroganza di chi si sente talmente forte da diventare insofferente verso chi si propone  in maniera diversa.

E proprio perseguendo questo metodo che, ahinoi, nel giro di pochi anni, è stato vanificato oltre un decennio di leale collaborazione.

Nella sua precedente gestione amministrativa ogni mancanza, errore, ritardo, veniva imputato a presunti “bastoni tra le ruote” messi da Vivere Cernusco. Non era così, ma le faceva comodo sostenerlo.

Questo ritornello, caro Sindaco, spiace dirlo ma è ancora in campo, portato avanti sui social e tra i cittadini dai suoi fedelissimi sostenitori.

Signor Sindaco, Lei che “dicono” sia tanto gentile…, spieghi loro che non è più il caso di insistere su questa linea: la campagna elettorale è finita e Lei adesso, al suo secondo mandato, deve dimostrare alla città  di saper camminare con le sue gambe, e quindi non ha più bisogno di spin doctor che le costruiscano, come è successo, alibi ad hoc secondo le necessità del momento.

Signor Sindaco quando Lei e il suo cerchio magico, oltre un anno e mezzo fa, avete deciso di costruire una nuova coalizione, una sorta di campo largo centrista, cooptando persone provenienti da realtà lontane dalla storia del centrosinistra e sinistra e dalle esperienze amministrative del recente passato, sapevate che questo sarebbe stato anche un ottimo strumento per regolare, una volta per tutte, i conti con Vivere Cernusco e, perché no, anche con la componente di sinistra del Partito Democratico.

E così si è lavorato, dentro e fuori Vivere Cernusco, per spaccare il nostro gruppo, pensando a un doppio risultato: farci sparire dalla scena politica e contestualmente sostituirci, nella coalizione che si stava delineando, con un’altra lista civica messa in piedi da condiscendenti personaggi fuoriusciti da Vivere Cernusco, mai critici – ma attenzione, solo pubblicamente – con le scelte del Sindaco, poiché più interessati a mantenere posti di governo.

Oggi questi personaggi li vedo con “rinnovato entusiasmo”, dalle poltrone ottenute, calcare la nuova scena politica cittadina!

Ritengo siano soddisfatti delle loro scelte e di quanto ottenuto…

In ogni caso, dopo questa lunga premessa sul recente, e a tratti  torbido passato politico che ancora pesa e peserà, vogliamo concentrarci sul futuro, sul nuovo cammino che Vivere Cernusco si accinge a iniziare da questi banchi di opposizione, nella sala intitolata al nostro fondatore Angelo Spinelli e dove torna a sedersi, con mia immensa gioia, Erica, sua figlia, forte di un incredibile successo personale.

In quasi 40 anni di presenza sulla scena politica e in Consiglio Comunale, sia al governo che all’opposizione, abbiamo acquisito una profonda conoscenza dell’Amministrazione comunale.

Questo ci permetterà di affrontare con la necessaria competenza le questioni, cruciali per il futuro di Cernusco, che in quest’aula dovranno essere discusse e deliberate: la variante parziale al PGT, il nuovo Piano di Governo del Territorio, la sorte della Filanda, il destino delle aree dismesse, la necessità o meno di realizzare un nuovo edificio scolastico per dare corpo al terzo comprensivo, la collocazione della Casa di Comunità, il nuovo assetto e gestione dei centri sportivi, tanto per citare i temi più importanti.

Su tutti questi argomenti Vivere Cernusco ha già espresso nel programma elettorale le proprie posizioni e proposte concrete che, ci auguriamo, possano seriamente essere ascoltate e dibattute.

Sia dentro che fuori dal “palazzo” Vivere Cernusco lavorerà per ricostruire fiducia e partecipazione, per riavvicinare un elettorato di centrosinistra e sinistra, sempre più deluso e lontano dalla politica attiva.

La scarsa percentuale di votanti al primo turno, 52% degli aventi diritto, e quella ancora più misera del ballottaggio, 41%, non sono più un segnale ma una conferma della preoccupante disaffezione alla vita pubblica della città.

E’ un aspetto che ci coinvolge tutti e che ci deve impegnare per invertire questo trend.

Diversamente rischiamo di avere in futuro una classe politica a guida della città non più rappresentativa dei cittadini.

E mi avvio alla conclusione con alcune considerazioni sulla Giunta.

La prima è sotto gli occhi di tutti: ci sono assi pigliatutto che detengono le deleghe più importanti, mentre le altre sono state distribuite con divisioni o abbinamenti a dir poco singolari:

  • valorizzazione dei beni storici e attrattività turistica a un assessore, ma cultura ed eventi a un altro, cui viene data anche la gestione del personale insieme alla tutela degli animali;
  • polizia locale, protezione civile e servizi sociali alla nuova assessora Carenzi ma il Peba, progetto che ha gestito per più di un anno come consigliera incaricata, assegnato all’asso pigliatutto Acampora, che diventa vicesindaco si tiene la scuola con gli annessi e connessi del terzo comprensivo e riprende pure le Politiche Giovanili;
  • Alessandro Galbiati, a cui si deve l’attuazione della Consulta Giovani, riceve invece deleghe diverse, pesanti e in questo caso legate coerentemente, ma non di facile gestione. Insomma, per un neofita, non certo un regalo. Per questo a lui va il mio sincero in bocca al lupo;
  • Degli altri 2 assessori volutamente mi astengo dall’esprimere un giudizio
  • Che dire poi del Sindaco che, insieme al Bilancio e allo Sport, tiene anche una delega pesantissima come quella all’Urbanistica e Edilizia Privata. Cosa vuol dire? Che non ha trovato nessuna persona di sua fiducia disposta a ricoprire quel ruolo? Eppure tra i candidati in lista nel suo partito c’erano persone con le competenze necessarie…

Cosa devo pensare?  Più che alla Generazione Cernusco, penso a una Generazione di fenomeni…, davvero, composta da persone che alla prova dei fatti o non si sono rese disponibili ad assumersi importanti responsabilità di governo o peggio, nonostante siano state candidate, non sono state ritenute adeguate a ricoprire ruoli amministrativi di rilievo.

Mi auguro comunque, per il bene della città, che questa Amministrazione lavori al meglio, nonostante tutto, nonostante le deleghe assegnate come pescando i bussolotti della Champions League, nonostante la scelta di un Vicesindaco che per la sua impegnativa attività professionale non avrebbe neppure il tempo di fare l’assessore, nonostante l’inesperienza della maggior parte dei componenti della Giunta.

Chiudo ribadendo che la nostra opposizione non sarà fatta di NO pregiudiziali ma nemmeno di SI di convenienza.

Sarà un’opposizione seria, che non farà sconti, rispettosa delle diverse posizioni ed aperta al confronto, ma senza confondere i ruoli, senza  essere accondiscendenti o disponibili al compromesso di bottega, senza rinunciare a quei valori in cui si riconosce la forza politica che io e Erica siamo chiamati a rappresentare.

TESTO DELL’INTERVENTO DI ERICA SPINELLI

Buonasera a tutti,

è emozionante essere qui, in questa sala, ed è un onore, e anche un onere, tornarci da questa parte, consapevole del fatto che in questa situazione quello dell’opposizione è il posto che mi rappresenta, e che trovo coerente con il mio percorso sociale e politico.

Sono qui con molta convinzione, ma ci tengo a ribadirlo, senza alcun astio, rancore, né pregiudizio, ma con l’entusiasmo e la voglia di mettere in gioco energie e passione per un bene collettivo.

E’ decisamente bello anche essere qui con un carico importante e prezioso di preferenze, che è sì una responsabilità (e questa me l’assumo tutta), ma è anche la grande gratificazione del vedersi riconosciuto uno stile, una presenza significativa che va ampiamente al di fuori di questa sala, e con grande piacere e un pochino di imbarazzo ho visto riconosciuta questa sera…grazie, anche per i ricordi affettuosi di mio papà.

Di fatto con Vivere Cernusco ci candidavamo all’opposizione, e quindi il fatto che in tanti abbiano voluto affidare a noi, me, la loro voce, diversa o dissonante da altre voci più forti, è un riconoscimento importante, e per me è anche metaforico di quello che faccio nella vita. Io insegno italiano a migranti, richiedenti asilo, do voce. Cerco, con le parole, di dare strumenti per parlare, per partecipare, per esserci.

E noi ci siamo.

Io questa sera vorrei solo ringraziare e concedere a me e a tutti un inizio fermo, ma senza ostruzionismi dati a priori, preferisco costruire che demolire, aprire piuttosto che chiudere.

Quindi grazie al movimento spontaneo che si è creato intorno alla nostra candidatura (mia e di Daniele Fedeli) che non abbiamo mai sentito come fatto personale o individuale, ma è stata costruita, vissuta e lo è tuttora come un fatto collettivo, corale, come un originale invito a costruire insieme.

Poi ringrazio con convinzione la lista civica che ci ha ri-accolto e coinvolto: Vivere Cernusco, e tutti i suoi componenti, nuovi e storici.

A Giordano, alla sua fermezza e alla sua competenza al servizio di una città che fatica sempre più a rimanere a misura d’uomo, affido le mie iniziali lacune tecniche ed amministrative, proponendo di compensare con la mia predisposizione per le questioni sociali, di inclusione, cooperazione e partecipazione, così come è stato per l’amica ed (ex) collega Chiara Beniamino, consigliera resistente dalla quale ho ricevuto il testimone.

Grazie poi a che abita, vive e apre quotidianamente questa casa collettiva che è il comune, le sue stanze e i suoi uffici, a chi lavora nella città nel nome di questa istituzione.

Questa sera entro in punta di piedi, con la delicatezza riservata a quei momenti dove entri in uno spazio già abitato, già vissuto, dove sei stato invitato, ma hai profondo rispetto del lavoro e degli equilibri quotidiani. Da questo atteggiamento accogliente, attento e pronto ad ascoltare, a capire ed anche a risolvere le fatiche, così come a valorizzare le conquiste e i traguardi raggiunti, penso possa ripartire la cura per la nostra città, il nostro bene comune.

E qui, tra i ricordi che sono stati fatti, aggiungo il mio a Franca, con il suo sorriso ironico e sincero, e il suo simbolico ruolo di aprire, di mettere in collegamento il dentro e il fuori…

Una precisazione ora sulla mia collocazione: ho detto che sono felicemente e convintamente all’opposizione, e questa sera rivendico anche la mia appartenenza ideologica, le idee che indirizzano le mie visioni del mondo, il mio stile di vita.

Quindi le scelte che ho fatto, e quelle che farò da consigliera, saranno incentrate sicuramente sui contenuti e sulla ricerca costante del bene collettivo, ma inevitabilmente anche filtrate dal mio essere una donna di sinistra, coerente con le sue idee, prima tra tutte la centralità delle persone, senza se e senza ma.

Cito anche io una mozione che ci sta a cuore, e che vorremmo presentare nel primo consiglio adatto,  che è la mozione inerente lo ius scholae, affinché ci sia anche da parte del nostro comune una presa di posizione e un segnale indirizzato a chi ci rappresenta a livello nazionale. Crediamo che a Cernusco ci sia terreno fertile, crediamo che una mozione del genere possa essere solo un atto simbolico, ma crediamo che anche i simboli abbiano la loro importanza, e che la ridondanza, quando si parla dei diritti delle persone, non sia mai troppa, non sia mai fuori luogo.

Infine una domanda, che parte dalla nota chiusura del doposcuola Variopinto, durante la precedente amministrazione.

Sappiamo che il Sindaco si è assunto politicamente la dimenticanza (grave, perché ha portato alla fine di un servizio ventennale), ma come operatrici abbiamo più volte constatato come non fosse ben chiaro a chi fosse imputabile questa delega, e come spesso si verificasse una sorta di saricabarile che ha portato fino alla dimenticanza e conseguente chiusura.

Visto che anche voi avete più volte ribadito in campagna elettorale la volontà di riaprire una progettualità analoga, e visto che settembre è già vicino, volevo chiedere e capire se ora c’è una risposta a questa domanda: chi si occuperà di questo tema? Si è pensato a risolvere questa dannosa ambiguità che come abbiamo visto può arrivare ad essere paralizzante?

Chi sarà tra l’Assessore alle Politiche Sociali, all’Istruzione o alla Filanda, ultima casa di Variopinto, l’interlocutore per questa progettualità, tanto necessaria ma tanto, troppo, in ritardo?

Grazie ancora a tutti, e buon lavoro a tutti noi, tanto entusiasmo, dentro ma anche fuori da questa sala.

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