- VIVERE Cernusco - Lista civica dal 1984
Grande entusiasmo e partecipazione durante la conferenza stampa che si è tenuta in sala Camerani mercoledì 6 aprile per la presentazione della lista di VIVERE Cernusco alle Amministrative del 12 giugno.
Il nostro candidato sindaco Giordano Marchetti ha illustrato le motivazioni di questa corsa, certo difficile, ma ricca di persone, idealità e proposte per avere cura della città, del suo presente e del suo futuro.
Di seguito riportiamo il discorso di Giordano Marchetti.
“Buonasera a tutte e tutti e Benvenuti a questa conferenza stampa di presentazione della lista di candidati che sostiene la mia candidatura a Sindaco alle elezioni comunali del prossimo giugno.
Come sapete VIVERE Cernusco non ha stretto alleanze e dunque a questa competizione elettorale si presenterà da sola, al di fuori da raggruppamenti e dalle coalizioni che, almeno sulla carta, sono accreditate come vincenti: quella del centrodestra e quella non diciamo di centro sinistra ma “neocentrista”, che mi sembra il termine più appropriato per identificare la coalizione che fa capo al sindaco uscente Zacchetti.
Quella di correre da soli è stata una scelta pienamente consapevole, maturata dopo un lungo confronto all’interno del gruppo e una approfondita analisi degli eventi che si sono via via succeduti in questi mesi a partire dall’uscita dal governo della città al tentativo, poi fallito, di costituire un terzo polo. Una scelta che non ci spaventa affatto, anche perché non è la prima volta che ciò accade nei 38 anni di vita di VIVERE Cernusco.
Del resto ritengo che una decisione di questo tipo altro non sia che il risultato della logica conseguenza di un gruppo che, nel suo agire politico, ha sì cercato, in diversi momenti storici, accordi e mediazioni con altre forze a fronte di un progetto percorribile, ma non ha mai messo in svendita la coerenza e la fedeltà ai suoi valori di riferimento, non ha mai fatto prevalere le ambizioni personali e lo ha portato spesso a fare scelte difficili, a volte sofferte, sicuramente non vantaggiose.
Una scelta, quella di correre da soli, che non ci spaventa, perché siamo fermamente convinti che, questa lista, oggi costituisca la vera la novità politica di questa tornata elettorale cittadina, e siamo sicuri che rappresenterà, in termini di consensi, la vera sorpresa del 12 giugno.
E questa convinzione deriva dal fatto che Vivere Cernusco si presenta agli elettori della nostra città come una lista aperta e plurale, in gran parte rinnovata. Accanto a nomi e volti che rappresentano la storia di questo movimento ci sono persone provenienti da storie politiche diverse ma che condividono quei valori di partecipazione e bene comune sui quali vogliamo, a partire da questa campagna elettorale, porre le basi per costruire un progetto politico con una visione futura della città, un progetto coinvolgente, un progetto capace di stimolare interesse, confronto, dibattito e, così facendo, riuscire anche a rendere nuovamente partecipi quei cittadini da troppo tempo delusi dalla politica e dalle istituzioni.
Come si intende concretizzare questo progetto politico?
Noi riteniamo sia percorribile attraverso:
Insomma, come si può percepire, una Amministrazione che sia in grado di dare un deciso cambio di marcia attraverso un nuovo modo di amministrare, che punti ad ottenere uno sviluppo sostenibile della città e capace di garantire una buona qualità del vivere per i suoi cittadini
Con quali persone intendiamo portare avanti questo progetto di città?
Il sostegno di tante donne e uomini provenienti dal mondo delle associazioni culturali, sociali e ambientaliste, dal mondo dello sport, della scuola, delle professioni che hanno deciso di mettere la loro passione e le loro competenze al servizio della città.
Sono certo che con la loro passione e il loro impegno per la città la nostra lista continuerà a VIVERE e lavorare per il bene di CERNUSCO
Voglio concludere questo mio intervento con una frase di Havel, già presidente della Repubblica Ceca, che rende il senso delle nostre scelte e del nostro impegno:
“La speranza non ha niente a che vedere con l’ottimismo. La speranza non è la convinzione che ciò che stiamo facendo avrà successo. La speranza è la certezza che ciò che stiamo facendo ha un senso.”
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