Campo sportivo di via Boccaccio

Una nuova assegnazione, tra luci e ombre

La Giunta ha deliberato di assegnare la gestione del centro sportivo di via Boccaccio a Cascina Biblioteca, con un progetto che unisce sport e inclusione sociale.

La parte innovativa di questa gestione, con un taglio prettamente sociale, ci sembra una bella possibilità, sia per la cittadinanza, sia per il personale, che dovrà essere assunto con progettualità sociali e di inclusione lavorativa. Ci chiediamo però se il Servizio Sociale Comunale sia al corrente di questa possibilità per la sua utenza o se i canali di inserimento lavorativo percorreranno le vie del privato sociale, escludendo quindi una progettualità più territoriale…

La cooperativa Cascina Biblioteca è un fiore all’occhiello della città metropolitana di Milano per il lavoro che svolge da anni anche sul nostro territorio. Resta tuttavia il dubbio di capire come declineranno la loro eccellente professionalità in ambito sociale con una professionalità di taglio sportivo, che non appartiene al personale delle cooperative sociali e che è imprescindibile per gestire al meglio un centro sportivo.

Ci chiediamo poi come mai non vi sia stato il consueto passaggio nelle relative commissioni dei sociale e dello sport, per condividere quanto deciso anche con i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione.

Quindi se indubbiamente il progetto può rivelarsi un esperimento innovativo ed interessante, nutriamo perplessità in merito alle modalità e alle tempistiche utilizzate per la manifestazione d’interesse. Lo scorso maggio, periodo in cui si è definito il tutto, eravamo infatti in piena campagna elettorale e nemmeno un post è stato pubblicato sui social gestiti dal Comune di Cernusco, per cui non c’è stata una vera e propria informazione nemmeno verso la cittadinanza.

Infine, sarebbe interessante capire come mai la concessione, della durata di un anno, che ha preso avvio già dallo scorso 15 febbraio, ancora non abbia visto un evento lancio né una modalità di avvio di cui si possa avere evidenza pubblica.

Da ultimo, visto il carattere sperimentale e sociale dell’intero progetto, riteniamo utile che al tavolo di co-progettazione e monitoraggio della concessione, siano presenti rappresentanti delle consulte sportiva e sociale e, perché no, anche altri enti, sportivi e del terzo settore, per attivare collaborazioni che aiutino a raggiungere al meglio l’obiettivo di inclusione sportiva e sociale.

 

 

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